Cos’è la libertà interiore?
A mia opinione è quello stato che ti permette di esplorare diverse opzioni e scegliere quella più affine alla tua anima, al tuo Sé profondo. Ancora, la libertà interiore è la possibilità di uscire dai condizionamenti che agiscono in te, che tu ne sia o meno consapevole. La mia ricerca mi ha insegnato che non è sufficiente sapere di avere un programma (condizionamento, bias cognitivo, pregiudizio) per liberarti da esso, poiché quest’ultimo risiede nel subconscio ed è quindi una tua “struttura portante”, almeno fino a quando non viene aggiornato.
Il subconscio
Il subconscio ha una capacità di elaborazione dati circa un milione di volte maggiore rispetto al conscio, perciò puoi facilmente immaginare la difficoltà di aggiornare programmi arcaici installati nella struttura portante dell’individuo, protetti da sistemi di difesa che, almeno apparentemente, operano contro la volontà del soggetto. Affrancarsi da questa condizione non è cosa semplice nemmeno con le Tecniche Energetiche, ma è proprio grazie ad un loro sapiente uso che è possibile dirigersi verso una sempre maggiore libertà interiore.
Un processo unico
Certamente questo processo è diverso per ognuno, e non può che essere così visto che ogni persona è diversa. Si, lo so che “siamo tutti Uno” e che a livello quantistico non ci sono confini, ma questa consapevolezza è vera per l’infinitamente grande (l’Assoluto) e per l’infinitamente piccolo (il mondo quantico). In mezzo ci siamo noi, con la nostra individualità, le nostre storie, la nostra unicità. Per procedere verso la libertà interiore bisogna quindi, per prima cosa, averne desiderio. Questa è una grande discriminante, poiché molte persone temono la libertà, gemella della responsabilità.
Utilizza le Tecniche Energetiche
Già in questa fase possono essere utilizzate le Tecniche Energetiche, ad esempio EFT:
“Anche se non so se desidero veramente di essere libero/a, amo e accetto anche l’idea di non sapere” ; “Anche se in realtà non ho voglia di faticare e preferisco uniformarmi al gregge e al pensiero della massa, spero di essere amato e accettato” (questa è vagamente provocativa)
Una volta appurato di avere desiderio di affrancamento, diventa consapevole del punto di partenza, la mappa personale con i condizionamenti e le aree sensibili.
Domande chiave
“Cosa credo riguardo a me stesso, gli altri, la vita? Che cosa temo maggiormente? Cosa tendo ad evitare?”
Applica TAI in base alla risposta a queste domande, ad esempio sulle credenze che sono emerse, e anche sulle fantasie (es. immagino che se cresco poi vengo sopraffatto dalle responsabilità).
In questa fase emergono ricordi di ogni tipo, perché il sistema elabora tutto ciò che è rimasto “in attesa di digestione”. Ah, questa fase può durare anni 😉
Si arriva poi al lavoro “di fino”, ovvero a identificare quei condizionamenti ai quali eravamo così abituati da non vederli nemmeno. Questa fase si apre solo quando è stato liberato “spazio di memoria” e in genere necessita di una guida o quantomeno di un confronto. Qui si diventa consapevoli di condizionamenti molto profondi che possono portare a grandi cambiamenti nell’identità interiore, il “chi sono”. Va assolutamente gestita in modo graduale, e l’arte interna di TAI è uno strumento molto utile soprattutto in questa fase. Peraltro, questo processo si verifica spesso in balzi, ovvero momenti in cui tutto sembra statico e altri nei quali i cambiamenti si susseguono a ritmo serrato.
Riconoscere la fase in cui ci si trova
Anche riconoscere in quale fase ci si trova può essere di grande aiuto, così da dosare gli sforzi. Infine, le fasi non sono chiaramente separate ma tendono a sovrapporsi, creando un continuum che possiamo definire “evoluzione”. In ogni caso, l’utilizzo delle Tecniche Energetiche, anche e soprattutto se eseguite con continuità, può risultare determinante per il processo di trasformazione interiore.
Per iniziare o continuare il tuo processo interiore, guarda i video che trovi sul canale YouTube Sentiero Interiore e scrivimi a andrea@sentierointeriore.com