Le Tecniche Energetiche: modalità di aggiornamento della coscienza

Come agiscono le Tecniche Energetiche e nello specifico EFT?

Utilizziamo un modello teorico: l’essere umano è coscienza che vive e registra tutto ciò che avviene nel mondo esterno e nel suo mondo interiore. La maggior parte degli stimoli vengono recepiti, elaborati (digeriti) e assimilati, diventando esperienza che genera pensieri, credenze, emozioni e azioni. Ciò che, in un dato tempo t, è soggettivamente percepito come “troppo” (in eccesso o in difetto) ovvero non può essere pienamente compreso, diventa un cosiddetto “nodo energetico” ovvero una rappresentazione incompleta di quanto accaduto, che contiene energia non espressa. La si può definire anche “sequenza non conclusa” e si comporta come un file: funziona secondo uno specifico programma e genera una serie di reazioni prefissate che tendono ad essere ripetute. Questo anche in virtù dei percorsi neurali che quanto più vengono utilizzati, tanto più si rinforzano. Un nodo energetico permane nell’orizzonte interiore di un individuo fino a quando non viene spontaneamente dissolto (attraverso il vivere e l’aumento di consapevolezza) oppure quando ad esso vengono applicate specifiche tecniche energetiche, quali EFT o TAI.

Ad esempio nella pratica di EFT, quando la mente del soggetto si focalizza su un campo-pensiero (ricordo, immaginazione, credenza) e contemporaneamente vengono attivati i punti di accesso ai Meridiani, avviene un riequilibrio di energia e informazione che favorisce l’aggiornamento del “file” (il campo-pensiero). Attraverso gli impulsi il sistema mente-corpo viene “informato” che quello specifico campo-pensiero va aggiornato. Esso rimane nella memoria e nella piena disponibilità dell’individuo, tuttavia viene configurato in modo differente, più in linea con la sua consapevolezza attuale.

EFT

Per quale motivo questo metodo funziona? Perché si utilizza la rete dei Meridiani (condotte di energia e informazione) per configurare una nuova consapevolezza riguardo a una tematica, quello che viene anche chiamato riequilibrio cosciente delle energie.

Una prerogativa per la buona riuscita del metodo è la piena focalizzazione sul campo-pensiero che si desidera elaborare. Esso va attivato (come fosse un proiettore) per selezionare quello specifico segnale tra le centinaia presenti ad ogni secondo. Esattamente come avviene per la radio, che ci permette di sintonizzarci su una specifica frequenza tra le migliaia costantemente presenti e attive. Maggiore è il coinvolgimento (quindi l’accesso all’emozione) mediante l’utilizzo di apposite strategie, migliori saranno i risultati in termini di riduzione dello stress, elaborazione di pensieri o rappresentazioni, sviluppo di nuove capacità e aumento della consapevolezza generale. L’aggiornamento dei files conduce, gradualmente, a lasciar andare i pensieri e i comportamenti disarmonici, sostituendoli con altri più equilibrati e in linea con la propria verità interiore.

Utile è anche il concetto alchemico di solve et coagula: prima dissolvo la tematica esistente, poi riorganizzo l’energia disponibile in modo nuovo, più armonico. Così, ogni volta che utilizzo EFT (e lo stesso discorso vale anche per TAI) faccio un passo avanti lungo il mio sentiero interiore.